Oltre le Acli (Perché #MiAssocio puntata 3)

Meglio accendere una luce che maledire l'oscurità (Jean Vanier)

Un giro di risposte (con un grazie ancora più ampio) di aclisti non formalmente aclisti. Cioè di gente che in Acli ci lavora (o che in qualche forma con le Acli collabora) e che il suo #Miassocio lo vive in altre associazioni. 

Associarsi per riconoscersi

#Miassocio perchè è un modo per riconoscere una identità e una appartenenza. (dice pensando all'associazione di nuovi italiani)

Associarsi per trovare un senso

#Miassocio per sentirmi impegnata in modo gratuito. In Associazione spesso faccio cose simili a quelle che faccio al lavoro. Ma farlo senza collegamento con l'essere pagata o ricevere uno stipendio è diverso.

Non #Miassocio ancora. Ma ci penso. Perchè mi pare che senza mi manchi una parte. Non ho ancora trovato il dove. E forse il con chi farlo. E poi ho problemi di tempo e di capire come conciliare con la famiglia. Ma cerco qualcosa che mi metta in contatto con gli altri in situazione di povertà. Penso che sia un dovere civico, in qualche modo.

#L’ho conosciuta 25 anni fa, ero ancora una giovane diciottenne entusiasta della vita e desiderosa di vivere qualcosa di “forte”…l’incontro con Fede e Luce è stato un amore a prima vista, una di quelle cose che ti cambiano la scala dei valori…
Ho conosciuto l’essenza delle parole “amicizia”,“accoglienza” e “condivisione”. Le persone con disabilità mentale hanno la capacità e la discrezione di metterti subito a tuo agio; loro sì che sono abituati a presentarsi nella loro semplicità, nell’accettazione incondizionata dei loro limiti (più o meno visibili)! e si pongono a noi nello stesso modo….La loro pozione magica ci insegna che possiamo accettarci ed amarci nella nostra imperfetta perfezione, che siamo tutti belli ed amabili agli occhi di Dio, che ci ha voluti profondamente proprio così come siamo…e non importa se non sappiamo camminare bene, o parlare, o fare carriera o affermarci nella società…possiamo ugualmente permetterci di volerci bene…Essere a contatto con la disabilità dei nostri ragazzi mi ha insegnato ad accettare le mie disabilità… Conoscere la forza e la fiducia di un genitore di un figlio disabile è stato importante per trovare dentro di me la forza e la fiducia quando ce n’è stato bisogno…
Imparare la condivisione attraverso le giornate trascorse insieme, il gioco, la preghiera, mi ha dato la possibilità di testimoniare la condivisione nella vita di tutti i giorni
Fede e Luce mi ha insegnato che per sentirsi vivi è necessario mettersi in gioco, rischiare di mostrare le proprie emozioni, lasciarsi andare per farsi coinvolgere e non avere paura di essere giudicati per la nostra fragilità...
Tutto questo i nostri ragazzi me lo hanno insegnato con naturalezza, con la loro presenza silenziosa o con le loro – a volte atipiche - espressioni di gioia, di tristezza, di rabbia, di soddisfazione. Questi sono i ragazzi con disabilità mentale. Questa è Fede e Luce. (Cinzia)




I circoli di lavoratori: cellula base del movimento aclista dalle origini

I circoli esistono da quando esistono le Acli. Nella Acli della nascita, il circolo di lavoratori è la “cellula base” del movimento. I nucle...