Studiando storia

Giò: anche se la maestra ha detto che le tragedie servono per pensare. Ed io credo sia vero, a me piacciono di più le commedie.
Mamma: cosa intendi per commedia e tragedia?
Giò: le commedie sono quelle che fanno ridere. Le tragedie c'è più tensione.
Mamma: ma tu quando le hai viste?
Giò: per esempio, che mi piace più leggere Diario di una schiappa che Harry Potter.


Se non cerco di saperle


Giò: ti aiuto io a sistemare.
Mamma: grazie, sei bravissimo.
Giò: e ho anche buona voglia.
Mamma: essere bravissimo comprende avere voglia. Quasi mai riesci ad essere bravissimo facendo qualcosa contro voglia.
Giò: a me succede spesso come dice la nonna.
Mamma: cioè?
Giò: che trovo le cose quando non le cerco. Come dice la nonna Mariella.
Mamma: stai dicendo che la voglia, tipo di fare i compiti, ti viene solo quando non la cerchi? O stai parlando di una cosa concreta, tipo ritrovare i fumetti?
Giò: Non lo so perché lo stavo pensando. Però è così, si. Anche per la voglia. Vedi? Le cose le so, se non cerco di saperle.

Giò nei suoi giorni da figlio unico.

Notre Dame in fiamme


Lo smarrimento e il disorientamento e il senso di vuoto di quando vedi distrutto un luogo cui hai associato un incontro, un momento, un pezzetto grande o piccolo di vita.

Essere adulti è (forse) saper riconoscere quella sensazione. Per averla già vissuta più volte. E saperla sostenere, senza trasformarla in rabbia verso qualcuno.

Essere anziani è (forse) aver avuto la fortuna di aver vissuto anche l'inverso. Aver visto luoghi vuoti o distrutti ricostruiti. Sapere che quello spaesamento (che comunque ti resta addosso) non è di tutti. Perchè la vita va avanti. E per fortuna è così.


Dialogo, 50 anni dopo.



Presentazione del libro: Giovanni XXIII, Paolo VI e le Acli. Nicola Antonetti, Presidente Istituto don Luigi Sturzo don Ivan Maffeis, Direttore Ufficio Comunicazioni sociali della CEI Modera: Vania De Luca, presidente UCSI 
con la partecipazione di Maurilio Lovatti (autore del libro) Emilio Gabaglio (Presidente Acli dal 1969 al 1972). 

Nota metodologica: non sono appunti integrali, oltre a non essere stati rivisti dagli autori, mancano pezzi rilevanti. Ma non ero inizialmente intenzionata a prendere appunti. E' stato solo durante che ho iniziato a farlo. Per l'impressione di essere di fronte ad un momento di reale dialogo. Sicuramente facilitato dalla distanza temporale con i fatti e dalle ricuciture avvenute nel frattempo, ma altrettanto sicuramente sostenuto da una postura franca e profonda degli intervenuti. 

Su Radio Radicale la registrazione dell'incontro: 
https://www.radioradicale.it/scheda/571249


Nicola Antonetti– Mai creduto che la storia sia maestra di vita. E' esattamente il contrario. E' la vita che insegna a leggere e studiare la storia. Mi sono accorto che ci sono permanenze che, sotto voce diversa, tornano, anche in epoche diverse e restano temi centrali. Una di queste permanenze è il rapporto fede-politica. Oggi potremmo chiamarlo religione-politica. Ma la permanenza c'è ancora, con la stessa drammaticità, oggi, anche se in veste diversa. 

Il termine comunità, aggregazione, di connotazione del mondo cattolico ha uno strappo profondo nel Concilio, perchè c'è il popolo di dio. E il popolo di Dio ha una riparametrazione continua. Queste tensioni io le ho viste trasparire nel percorso e nel libro.

don Ivan Maffeis -Questo libro potevo leggerlo solo in quaresima, come atto penitenziale. Non tanto perchè il libro non si legga volentieri, anzi, questo sapiente intreccio di fonti... Il sapere penitenziale mi ha raggiunto ogni volta che tra queste pagine mi sono trovato a inciampare nell'acronimo Cei. Si direbbe che la relazione tra i vescovi e le Acli sia stata rigata da incomprensioni, richiami, prese di distanza, che restituiscono la chiesa del no. Viene da chiedersi come siano finiti quei rapporti all'insegna della piena e serena collaborazione degli esordi. Erano gli anni di Pacelli. Del movimento impegnato in tante attività e tanti servizi cooperativistici e ricreativi. Ma, come nota l'autore, già durante il pontificato di Giovanni XXIII si manifestano le prime significative incrinature. Gioca un ruolo il ruolo che Papa Roncalli affida alla Cei (non c'era ancora la Cei, ai vescovi italiani): il rapporto con la politica. Come presidente della CEI abbiamo il Cardinal Siri, sostenitore di una visione per cui i cattolici in politica devono essere esecutori obbedienti della gerarchia. In Acli prende vita il rinnovamento democratico, favorevole a cercare l'appoggio dei socialisti, visto come condizione per portare a casa le riforme per il paese. Orientamento che incontra la disapprovazione di Siri e che porta a dichiarare l'incompatibilità tra Acli e impegno parlamentare. Incompatibilità che poi entra nello Statuto, con possibilità di deroga.

Real power is people


Real power is people.
Una ex fabbrica. Un'occupazione. Un museo.

Un'idea: l'arte ha valore.
Se ci regalate arte, una arte non spostatile da qui, sarà più difficile distruggere questo luogo.

200 persone. 60 nuclei. Una casa in comune.
Da 10 anni.

Esperienze, non senza contraddizioni, ma piene di vita.
E che nel tempo crescono e si trasformano.

Perchè "Real power is people".
E "per essere felici bisogna essere coraggiosi".

In un pezzo di ciò che si può chiamare #periferia.
In un pezzo di ciò che è comunque #città.



MAAM Museo dell'Altro e dell'Altrove di Metropoliz Città meticcia.

Torre Maura



Su Torremaura, una riflessione sommessa.

Un ragazzino dice (bene) cose sensate. La sorpresa (di tutti) è che abbia avuto il coraggio di prendere parola. Di fronte ad adulti che la pensano diversamente. Portando il suo punto di vista. In modo fermo e non rabbioso.

Il suo gesto viene ripreso e diffuso ovunque. Con parti delle sue frasi vengono fatte vignette e meme. Il che, in una situazione di conflitto polarizzato e personalizzato, lo porta in un istante ad essere l'eroe per una parte, il simbolo contrapposto per l'altra parte.

Viene analizzato il suo linguaggio e la sua gestualità. Ed iniziano ad uscire notizie sul lavoro, sulla famiglia, sulla scuola... Tutto di lui viene passato al setaccio. E siamo solo a pochi giorni...

Dopo Torre Maura, un altro ragazzino (ma anche un adulto) che si trovasse in una situazione simile, avrebbe più o meno paura di prendere parola?

Forse abbiamo un problema con il modo con cui comunichiamo.
E distorciamo.

I circoli di lavoratori: cellula base del movimento aclista dalle origini

I circoli esistono da quando esistono le Acli. Nella Acli della nascita, il circolo di lavoratori è la “cellula base” del movimento. I nucle...