Azzeccare le scelte giuste...


La vita, oggi, è parecchio complicata. 
Gli adulti, in qualità di genitori di bambini e di figli di anziani, oggi, devono fare tante scelte apparentemente banali, con il timore che da queste banalità possano nascere conseguenze, anche pesanti. 
Il più delle volte, purtroppo, la scelta non é tra una cosa assolutamente negativa ed una cosa assolutamente positiva. È tra cose sfumate e contraddittorie che contengono bene e male assieme. 
Gli operatori che si sono chiusi dentro a tutela degli anziani in rsa (eroici!), avranno magari famiglie e figli e si saranno dovuti porre il dubbio della sostenibilità della loro assenza. 
Uscire per andare in ospedale per una cura non rimandabile tiene strettamente legati, in equilibrio acrobatico, il rischio di essere curato e quello di ammalarsi. 
Per i figli di genitori separati, come si tiene assieme la necessità di avere genitori presenti con la volontà di limitare i rischi da contagio? 
Per chi ha un anziano non autonomo in una casa e figli piccoli in un'altra è meglio sradicare l'anziano dal suo spazio? Lasciare a casa per poco tempo un bambino da solo? Portarlo con sé quando si esce per andare ad accudirlo? 
E via così, di caso in caso...
Un minimo di rischio oggi, purtroppo é inevitabile.
Anche se la legge lo permette.
Andando a lavorare.
Andando a fare la spesa.
Anche solo scendendo a portare il pattume. 
Le regole servono.
Ma poi, all'interno delle regole, purtroppo e per fortuna, c'è sempre il margine di responsabilità che ci tocca esercitare per noi e per quelli che ci sono affidati. 
Per un figlio che si sta incupendo o rinchiudendo in modo pesante, un giro del palazzo, con le mascherine, i guanti e due chiacchiere per mano con il genitore, può essere un modo di mostrare che non è tutto finito, che il mondo fuori c'è ancora...
Magari invece per lo stesso motivo c'è chi ha aggiunto una uscita in più del genitore per comprare tempere e pennelli o un fumetto in edicola...
La salute é un bene multidimensionale.
Non é solo quella fisica.
E la salute non fisica incide anche sulla nostra capacità di non ammalarci.
Ma il rischio assoluto non é eliminabile. Mi pare.
Può arrivare da più parti, piccole e subdole.
Dall'adulto che esce.
Da un prodotto che entra.
Dal cane, unico essere vivente coccolabile, al momento...
Da qualcosa che già c'è dentro di noi ed attende solo il tempo di mostrarsi. 
Una delle fatiche del quotidiano é traghettare la nostra fragilità nella complessità, accompagnare la vulnerabilità nella contraddittorietà. Come ha detto qualcuno. 
Ci sarà anche qualcuno che vive con leggerezza.
Io per lo più vedo persone che, con fatica, cercano di fare del loro meglio nella situazione in cui stanno.
Assumendo scelte. E tirando avanti. 
Ciò che mi sento, oggi, è di augurarci tutti di azzeccare le scelte giuste.
E poi di avere anche un po' di fortuna. Che a volte aiuta.

L'Azione sociale delle Acli nelle Comunità di base - Giovanni Bersani - 1956

  Giovanni Bersani è MCL. Quando ho trovato questo testo (che è parte di un numero speciale di Quaderni di Azione Sociale che raccoglieva tu...