Il tedesco di Valentina


Il tedesco ha comprato la casa che fu del nonno. A Valentina. Tre case per 3 famiglie, 17 persone. Nella frazione di Casale, Comune di Cortona.

Ha comprato tutto 24 anni fa'. E piano piano, anno per anno, lo ha ristrutturato. Lasciando il più possibile intatto ciò che c'era. Ma rendendolo vivibile oggi. Per qualche anno ha anche affittato l'estate. Poi si è stufato. E oggi se lo gode lui.

Il laghetto. La carrozza. Gli asini. Il gattino. Le torce nelle damigiane...

Dieci anni fa', con Pietro appena nato, andammo a vedere. Quest'anno siamo tornati, anche con Giovanni.

"Io sono nato qui". Dice il nonno.
"Siete già venuti, mi ricordo" risponde lui. Che ci appare in costume, scalzo. Non giovane, ma fisico asciutto ed abbronzato. Poi, per attenzione a noi, si lega addosso un paio di pantaloni larghi di cotone leggero. 

Sguardi, racconti, due parole.

Selvatico, ti viene da pensare, a vivere da solo quassù da più di 20 anni. Ma non scorbutico. Poche parole, poche moine. Attento. Libero, sembra.

Giochi cattivi


L'ho letto. Tutto d'un fiato. 

Bello, anche se mi ha messo angoscia.
O forse bello proprio perché, esasperandola, riesce a dar voce all'angoscia di madre che vede i figli crescere e a tratti fatica a riconoscerli e sa che molto avverrà fuori dal proprio controllo. E la sorte giocherà sul filo di lana...

E poi quel malinteso così attuale. Imparare a resistere al dolore, proprio ed altrui. Persino al dolore procurato ad altri. Come idea di forza...

Giochi cattivi. Di Massimo Donati. 

Ps. Magari mi sbaglio ma lago azzurro e numeri mi sembrano citazioni... 

Germignaga. Luino.


Ci si viene perché ci si è nati. 
Perché si sta assieme. 
Perché c'è la casa dei nonni. 
Ma se ci si ferma ad osservare ci si accorge che sono belli a prescindere. 
Ed ogni anno migliorano. 

Germignaga. Luino.

Parigi, Ivry e Vitry...


Parigi l'avevamo già vista, noi grandi. Ma effettivamente, mai così. Si sceglie di dormire in periferia. Un po' per risparmiare (che ormai si paga per 4), un po' per vedere qualcosa, oltre al centro.
Si finisce a Vitry, confinante con Ivry. Entrambe sulla Senna. E si scopre un altro mondo.

L'esplorazione del primo giorno del neofita dice più dell'osservante che dell'osservato, scrive Marianella Sclavi. E noi ammettiamo il nostro essere neofiti. Molti amici che lì vivono e lavorano potranno aiutarci a contestualizzare e relativizzare. Ma ciò che si nota nei segni visibili è, per dirla in sintesi, un tasso più basso del previsto di "musulmanità" è più alto del previsto di "africanità".

Non è solo qualcosa che ha che fare con i numeri o con la prossimità con l'arrivo. Sembra connesso all'idea di quali elementi si scelgono come distintivi di sé. Quali si portano con orgoglio. Stoffe, pettinature, vestiti, accessori... In un'infinità di evoluzioni, miscugli e contaminazioni. E mi viene in mente il progetto Lab Dakar...

Grata

Grata per le #vdb che hanno vissuto loro. Per le difficoltà che diventano palestre.
Grata per #theotherside of #vdb che abbiamo vissuto noi. 

Per la mia settimana #apiedi per Centocelle.
(Prima o poi la faccio la mappa della streetart, ma...occhio animatori, che mi sono venute tante idee sulle esplorazioni delle periferie...!).
Grata per il girare per localini la sera con Roberto (la mappa di questi è già su Guida Verace di Centocelle) anche se si aggiorna di continuo.
Grata per le idee, gli spunti e gli incontri di Solidarius Italia

Grata per la rete tra genitori di lupetti, che continuerà, anche se alcuni passeranno al reparto e poi altri arriveranno...perché è vero, come hanno scritto, "le vacanze di branco possano essere occasione di crescita anche per genitori".
E grata per il modo in cui, a distanza di tempo o spazio, continuano a fiorire gli incontri che sono stati realmente tali. 

I circoli di lavoratori: cellula base del movimento aclista dalle origini

I circoli esistono da quando esistono le Acli. Nella Acli della nascita, il circolo di lavoratori è la “cellula base” del movimento. I nucle...