Le linee delle nostre esperienze sono come le curve dei grafici di questi giorni...


Non stiamo vivendo tutti la stessa cosa. Le linee delle nostre esperienze sono come le curve dei grafici di questi giorni. Simili, ma sfasate temporalmente. 
C'è chi ancora lotta per accettare il cambio di scenario.
E fatica a crederci, a ciò che sta accadendo. 
C'è chi é ormai consapevole che tutto è cambiato.
Ma è ancora focalizzato sull'adattarsi alla libertà perduta.
C'è chi ha iniziato a metabolizzare. E sente crescere la paura. Fuori c'è il nemico invisibile. Restare dentro in fondo diventa rassicurante. 
C'è chi il mostro l'ha già visto in faccia, almeno un po'. Circondato da sirene e campane. E parenti, vicini, amici che non ci sono più. 
C'è chi se lo porta addosso. Senza sintomi o stando male. E il timore diventa paura. L'isolamento diventa solitudine. 
C'è chi, per errore, ogni tanto si sporge a guardare al futuro. E si spaventa, sia pensando a sé, che pensando al tutto. 
Non stiamo vivendo tutti la stessa fase.
Né tutti reagiamo allo stesso modo.
In trincea si piange, si vomita, si inventano barzellette...
Al di là del modo con cui lo esprimiamo e della fase in cui siamo, tutti stiamo facendo fatica.
Può essere che i canti, le luci, gli striscioni... abbiano senso per alcuni e non per altri. Non importa.
É la fatica di vivere questo tempo ciò che ci accomuna.
E ci accomuna tutti. È la vulnerabilità che fa comunità.

L'Azione sociale delle Acli nelle Comunità di base - Giovanni Bersani - 1956

  Giovanni Bersani è MCL. Quando ho trovato questo testo (che è parte di un numero speciale di Quaderni di Azione Sociale che raccoglieva tu...